I temi di discussione:

Un’opera d’arte, un festival, una mostra o una serie di mostre, eventi e progetti permanenti che installano nuovi file di nutrimento delle sinapsi, ma anche dispositivi di senso che affidano ai nostri sensi la decodifica personale dei nostri percorsi mentali e percettivi: il prodotto culturale non è un prodotto qualsiasi. Non è un manufatto, non è solo pensiero puro, perché è fisico e, insieme, metafisico, immagine e indagine, scoglio e approdo.

Le sagre, i libri, le tradizioni, i riti, i parchi, i percorsi storico-artistici, i cammini, le piazze: tutto parla di noi e indica la storia di una comunità che si è formata attraverso i secoli, costituendo una solida identità che va rafforzata e sviluppata, attraverso la valorizzazione di luoghi e momenti catalizzatori della memoria comune. La Puglia, ritrova la propria identità comune riconoscendo e valorizzando la diversità delle culture, sviluppando progetti di politica culturale dell’interdipendenza che creino condizioni di accoglienza, incontro e dialogo.

L’innovazione, come risposta alle sfide dei cambiamenti sociali e di sviluppo di un territorio, favorisce l’eccellenza e la specializzazione intelligente, intensifica la cooperazione tra università, centri di ricerca e imprese, facendo in modo che le idee innovative si trasformino in prodotti e servizi. Il rafforzamento dell’informazione, l’approfondimento trasversale, il corretto e costante utilizzo di spazi pubblici per la diffusione della cultura, il forte raccordo istituzionale possono fungere da elementi di base per una rielaborazione della cultura in Puglia.

Un macro ambiente in continua crescita per capacità produttiva e per numero di occupati che va in controtendenza rispetto alla stagnazione dell’economia europea, le imprese culturali, dotati di una intrinseca dimensione narrativa, producono immediati e duraturi effetti positivi sul territorio nel quale vengono realizzate o anche soltanto organizzate o semplicemente ispirate, dando forti impulsi alla crescita di altri settori dello sviluppo. E contemporaneamente crescono anche turismo, artigianato, produzione e consumo di prodotti tipici, soprattutto se certificati e protetti. Per questo occorrerà implementare la creazione di un nuovo “eco-sistema”, un sistema costituto da tanti sistemi, che punti alla sostenibilità dei processi innovativi trasformando l’azione delle Imprese Culturali e Creative in un reale, concreto, semplice ed efficace motore dello sviluppo economico regionale.

Le Imprese Culturali e Creative devono rispondere opportunamente al fabbisogno di nuove competenze attraverso la creazione di reti con la formazione accademica e di sinergie con la formazione professionale affidata ai privati: azioni che possono realizzarsi a partire da un preventivo monitoraggio del fabbisogno formativo. Il nuovo mercato globale del lavoro necessita di un miglioramento accurato e sistematico delle competenze, modernizzando il mercato occupazionale e conciliando meglio offerta e domanda, con particolare riferimento al mercato del lavoro giovanile.

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