Le sagre, i libri, le tradizioni, i riti, ma anche i parchi, i percorsi storico-artistici, i cammini, le piazze: tutto parla di noi e indica la storia di una comunità che si è formata attraverso i secoli, costituendo una solida identità che va rafforzata e sviluppata, attraverso la valorizzazione di luoghi e momenti catalizzatori della memoria comune. La memoria – scrive Nietzsche – è differente dalla storia perché è selettiva: moltiplica i sensi degli eventi e crea discontinuità significative, adattando gli spazi della comunità a un’antropizzazione naturale e sociale.
La Puglia, terra di confine e ponte naturale verso il Mediterraneo, ritrova la propria identità comune riconoscendo e valorizzando la diversità delle culture, sviluppando progetti di politica culturale dell’interdipendenza che creino condizioni di accoglienza, incontro e dialogo.