Le Imprese Culturali e Creative devono rispondere opportunamente al fabbisogno di nuove competenze attraverso la creazione di reti con la formazione accademica e di sinergie con la formazione professionale affidata ai privati: azioni che possono realizzarsi a partire da un preventivo monitoraggio del fabbisogno formativo. Il nuovo mercato globale del lavoro necessita di un miglioramento accurato e sistematico delle competenze, modernizzando il mercato occupazionale e conciliando meglio offerta e domanda, con particolare riferimento al mercato del lavoro giovanile.
Sostenere la cultura significa prevedere un’articolata serie d’interventi pubblico/privato per promuovere la realizzazione di attività. Il moto economico generato negli ultimi anni e tutt’ora in gran fermento, deve trovare ora un nuovo impulso volto al rafforzamento del sistema messo in atto. Bisogna passare alla costituzione di un sistema che punti alla sostenibilità dei processi innovativi trasformando l’azione delle ICC in un reale, concreto, semplice ed efficace motore dello sviluppo economico regionale.
Il relatore
Michele Trimarchi
Professore ordinario di Economia Pubblica all’Università di Bologna
La scommessa è forte, proiettata in un orizzonte temporale medio-lungo, e richiede che ogni visione, aspettativa e impegno si declinino all’interno di un sistema culturale complessivo segnato da connessioni, sinergie, alleanze e condivisioni progettuali. La cultura soffre se viene assimilata all’industria in cui si compete distruttivamente.
La discussione è orientata a far emergere gli approcci e le azioni che ciascun professionista della cultura ritiene necessari e fertili perché il sistema culturale si consolidi e rafforzi il proprio grado di sostenibilità.
Mettiamo a fuoco i percorsi formativi in ogni campo, i canali e i vincoli di accesso al mercato del lavoro, i processi di riqualificazione professionale.