LAVORO

PiiiL CULTURA IN PUGLIA, Piano Strategico della Cultura della Regione Puglia

Le Imprese Culturali e Creative devono rispondere opportunamente al fabbisogno di nuove competenze attraverso la creazione di reti con la formazione accademica e di sinergie con la formazione professionale affidata ai privati: azioni che possono realizzarsi a partire da un preventivo monitoraggio del fabbisogno formativo. Il nuovo mercato globale del lavoro necessita di un miglioramento accurato e sistematico delle competenze, modernizzando il mercato occupazionale e conciliando meglio offerta e domanda, con particolare riferimento al mercato del lavoro giovanile.
Sostenere la cultura significa prevedere un’articolata serie d’interventi pubblico/privato per promuovere la realizzazione di attività. Il moto economico generato negli ultimi anni e tutt’ora in gran fermento, deve trovare ora un nuovo impulso volto al rafforzamento del sistema messo in atto. Bisogna passare alla costituzione di un sistema che punti alla sostenibilità dei processi innovativi trasformando l’azione delle ICC in un reale, concreto, semplice ed efficace motore dello sviluppo economico regionale.

RELATORE

Michele Trimarchi

Professore ordinario di Economia Pubblica all’Università di Bologna

Michele Trimarchi (Laurea in Giurisprudenza, Messina 1980; Post-Graduate Diploma inPublic Finance, Buckingham, 1984; Ph.D. in Economics, Buckingham, 1996), è professore ordinario di Economia Pubblica (Università di Catanzaro “Magna Graecia”) e insegna CulturalEconomics (Università di Bologna “Alma Mater”). Fa parte del collegio dei docenti del Dottorato Internazionale in Architettura e Territorio (Università di Reggio Calabria “Mediterranea”). Ha insegnato nelle Università di Messina (Economia dell’Istruzione), Firenze (Economia dei Beni e delle Attività Culturali), Tuscia (Economia dei Beni e delle Attività Culturali), IULM (Economia dello Spettacolo, Economia della Cultura).

Insegna inoltre nei più importanti master e corsi post-lauream in gestione della cultura (Beni e Attività Culturali: Ca’ Foscari, Venezia-ESPC, Parigi; Imprenditoria dello Spettacolo: ATERDAMS, Bologna; Arts Management: IED, Venezia, Firenze, Roma; Patrimonio architettonico: Nova Gorica, Venezia; Management dell’Arte e dei Beni Culturali: Il Sole24Ore, Roma; Strategic Arts Management: Tools for Culture, Milano, Bologna, Venezia, Roma, Cosenza; Tourism Management: LUISS, Roma. Scrive e pubblica estesamente di economia e politiche della cultura. E’ stato relatore in convegni e ha tenuto lezioni presso numerose istituzioni italiane e in Austria, Svizzera, Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Gran Bretagna, Irlanda, Repubblica Ceca, Croazia, Serbia, Macedonia, Turchia, Giordania, India, Indonesia, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Canada, Stati Uniti, Messico, Brasile, San Marino. Ha scritto articoli, recensioni e interviste per Gazzetta del Sud, Il Giornale di Sicilia, Rivista del Cinematografo, Il Sole-24 Ore, Reset, Tafter Journal, Babele-Alfabeti di Viaggio. Scrive editoriali per il Corriere del Mezzogiorno. Esperto economico in progetti di cooperazione culturale internazionale per World Bank (industria culturale, Indonesia; turismo culturale, India), Inter American Development Bank (turismo culturale, Brasile; turismo e patrimonio, Guatemala) e Unesco (comunicazione culturale, area balcanica; heritage management, Giordania e Siria), ha partecipato comeesperto a progetti UE (HERO-Occupazione nel patrimonio culturale; NEMUS-Occupazione nei musei; ARCIWEB-Città d’arte).

È stato coordinatore scientifico del piano di gestione del Teatro Comunale di Bolzano (1998), del dossier Unesco dei Palazzi dei Rolli a Genova (2004-2005), del piano di gestione del Patrimonio rupestre a Matera (2007), dello studio sull’Industria creativa in Lombardia (2009), del piano di gestione del Museo Tattile Statale “Omero” di Ancona (2012), del Tavolo Cultura del Piano Strategico Metropolitano di Bologna (2013), del progetto di strutturazionegiuridica e gestione di Forte Marghera a Venezia (2014), del piano strategico delle concessioni e tariffe per la Soprintendenza Archeologica di Roma (2014).

La scommessa è forte, proiettata in un orizzonte temporale medio-lungo, e richiede che ogni visione, aspettativa e impegno si declinino all’interno di un sistema culturale complessivo segnato da connessioni, sinergie, alleanze e condivisioni progettuali. La cultura soffre se viene assimilata all’industria in cui si compete distruttivamente.
La discussione è orientata a far emergere gli approcci e le azioni che ciascun professionista della cultura ritiene necessari e fertili perché il sistema culturale si consolidi e rafforzi il proprio grado di sostenibilità.

Mettiamo a fuoco i percorsi formativi in ogni campo, i canali e i vincoli di accesso al mercato del lavoro, i processi di riqualificazione professionale.